Città di partenza: Pontedera
Città di Intermezzo: Lajatico
Città di arrivo: Pontedera
Il Percorso fa parte dell’evento cicloturistico in mountain-bike Randonnée mtb della Valdera 2017
Il Percorso fa parte dell’evento cicloturistico in mountain-bike Randonnée mtb della Valdera 2017
Il Percorso fa parte dell’evento cicloturistico in mountain-bike Randonnée mtb della Valdera.
Breve ma interessante è questo Itinerario di percorso Ortaglia che unisce il percorso uno al percorso tre. Dalla sommità della collina delle Serre si passa attraverso una campagna priva di edifici ai piedi della boscosa collina di Fratello-Libbiano, abitata da qualche capriolo che non di rado si affaccia tra le fronde degli alberi. Tra le due sommità si trovano i torrenti Filetto e Roglio, costeggiati da alte alberete di pioppi; un tratto decisamente impegnativo nei periodi di abbondanti piogge.
I sentieri del Comune di Peccioli, piacevoli ed eterogenei, attraverso il territorio sfruttando strade bianche, tracciati agricoli, antichi selciati, in larga parte quasi disabitati.
I percorsi si snodano in un susseguirsi di torrenti, boschi e vaste campagne caratterizzati da una vegetazione varia di cipressi, pioppi e ginestre. I boschi di varie fattezze offrono al turista testimonianze storiche, artistiche e culturali di indubbia rilevanza. La varietà paesaggistica permette di soddisfare gli appassionati di varie discipline sportive quali la MTB, il cavallo e la marcia. Anche gli amanti della natura troveranno nel territorio pecciolese un ambiente rilassante.
Nei boschi del comune di Lajatico (Provincia di Pisa) si trova un castello poco frequentato e quasi dimenticato: la Rocca di Pietracassia, un tempo importante fortificazione posta, su un grosso masso calcareo, a controllo del confine tra i territori di Pisa, e Firenze e delle risorse minerarie della zona.
Si trova sullo spartiacque tra le vallate del Cecina e dell’Era, dove ancora sembra di poter udire il risuonare delle armi della battaglia che nel 1434 portò all’abbattimento del Mastio. Dagli spalti di quello che resta del Mastio, sentinella delle Colline Metallifere, ancora si dominano le due vallate che fecero la ricchezza dei Signori di Pietracassia e che suscitarono le cupidigie dei loro nemici. In un bucolico paesaggio bello da togliere il fiato, ripercorreremo le orme dei nostri antenati medievali fin sulla leggendaria Rocca, attraverso boschi di querce e ginepri che ammantano le dolci colline toscane, lungo il Torrente Fosce ed i suoi Mulini e intorno alle “magiche” Putizze e Mofete, emissioni naturali di gas che ci ricordano l’intensa attività magmatica delle Colline Metallifere.
Appuntamento alle 9.30 presso il parcheggio di Lajatico.
Rientro previsto per le ore 18.00.
Pranzo al sacco a carico dei partecipanti.
Lajatico – inizio sentiero: ci si muove in auto private;
Tragitto in auto di ca. 7 km su strada provinciale;
Per chi lo desidera: sarà possibile abbreviare l’itinerario lasciando alcune auto in un punto intermedio dell’itinerario.
Percorso anulare medio-impegnativo per la lunghezza e per la presenza di tracce di sentiero parzialmente chiuse, fondo sconnesso e localmente fangoso;
Lunghezza complessiva: 12100 m;
Dislivello totale in salita: 360 m;
Tempo medio di percorrenza: 5 ore.
Si consiglia: portare con sé uno zainetto giornaliero con sufficiente scorta d’acqua oltre al pranzo al sacco; indossare capi sportivi “a cipolla” e scarpe da escursionismo. I terreni attraversati sono argillosi: prevedere abiti che si possano “sporcare”.
-Si prega confermare l’adesione telefonicamente entro le ore 12.00 del giorno precedente l’escursione-
N° minimo di partecipanti: 12;
Costo: 12,00€ a persona;
Promozione “abbonamento”: ogni 5 escursioni giornaliere si ottiene uno sconto del 50%;
La quota comprende: servizio di guida GAE per tutta la giornata.
La quota non comprende: costo del viaggio per raggiungere il punto di partenza dell’escursione a piedi, il pranzo, eventuali biglietti d’ingresso a Musei, parchi, monumenti ecc…se non diversamente specificato in “La quota comprende”.
Alice: 347 7922453
E-mail: segreteria@toscanatrekking.it
Per ulteriori informazioni qui
Descrizione Trekking:
Si lascia il parcheggio del Campo Sportivo comunale di Buti salendo lungo le pendici del Monte Aspro, inizialmente tramite una strada asfaltata (CIRCA 2 Km) che costeggia i caratteristici oliveti terrazzati sostenuti da muretti a secco, successivamente, per mezzo di una strada carrareccia che si addentra nel bosco di pino fino all’altezza del bivio in Loc. l’Aspro, punto panoramico su tutta la vallata di Buti.
Si prosegue poi in salita lungo il sentiero di destra fino al Colle di Volpaia, dopodiché si imbocca il sentiero sulla sinistra e si sale al Monte Gentivola, costeggiando la località di Piavola, poi si costeggia la zona di Piambello ed appena usciti dal bosco ci si trova davanti un punto panoramico notevole dal quale si può dominare nelle giornate terse, tutta la Valdera.
L’itinerario prosegue fino ad incontrare la strada provinciale del Monte Serra della quale si percorrono circa 2 km in discesa fino ad arrivare ad un tornante dove inizia sulla destra la pista forestale che si addentra in un bosco di castagni e conduce in loc. Il Sorbo (435 m s.l.m.) .
In questa zona suggestiva sono presenti alcuni punti informativi riguardanti la “Strada Dell’olio Dei Monti Pisani” e diversi percorsi didattici, con possibilità di area di sosta.
Da qui è possibile proseguire lungo un sentiero che conduce a Prato a Giovo, passando per la Certosa e per la frazione di Montemagno. Da Loc.
Da Loc. Il Sorbo si prosegue lungo la pista forestale passando per Loc. Quadonica per circa 2 Km, dopodiché sulla sinistra parte un sentiero in discesa che giunge alla strada in Loc. Mariotto e di seguito valla frazione abitata di Buti (borgo Castel Tonini, sede della Villa Medicea).
L’itinerario prosegue poi dentro il centro storico del paese fino a raggiungere nuovamente il punto di partenza, passando per piazza Garibaldi, piazza Martiri della Libertà e costeggiando il Parco Danielli.
Punto di partenza: PARCHEGGIO CAMPO SPORTIVO DI BUTI
Quota di partenza: 127 m s.l.m.
Quota di arrivo: (Loc il Sorbo): 435 m s.l.m.
Dislivello massimo: 490 m
Distanza: circa 16 Km
Tempo medio di percorrenza: 6 h-7h
Difficoltà: medio- facile
Note: adatto a persone con passo sicuro.
Indirizzo: Piazza I.Danielli, 5 , 56032 Buti (PI)
Telefono: 0587-722511
Fax: 0587-723784
E-Mail: comune.buti.pi@postacert.toscana.it
Website: Itinerari Buti
L’ escursione odierna è caratterizzata da vari tipi di ambienti; passiamo da un ambiente boschivo all’inizio, per poi passare da una campagna tipicamente toscana, caratterizzata da dolci colline intervallate da modesti corsi d’acqua.
Durante il percorso troviamo tipici casolari toscani, talvolta accompagnati dal caratteristico duplice filare di cipressi e talvolta adagiati su crinali di colline sapientemente coltivate e intervallate da habitat naturalistici ricchi di fauna selvatica.
Lasciate le auto nel parcheggio dell’agriturismo “Le Valli”, una croce ci indica il sentiero da prendere in discesa.
Attenzione: poiché non è possibile sapere il numero dei partecipanti al percorso lungo, nel caso fossero numerosi, il gruppo potrebbe arrivare con un po’ ritardo all’appuntamento, nel qual caso, chi attende può intanto fare un giro nel paese di Rivalto.
Passeggiata a piedi nei boschi di Rivalto – Casciana Terme (Pisa)
Durata: 6/7 h escluso soste
Percorso: Agriturismo Le Valli – Rivalto – Casciana Terme – poggio alla Farnia – Collemontanino – Agriturismo Le Valli
Organizzata da CAI LIVORNO
Tariffa non iscirtti: 10,00 €
Ritrovo: 9.15 Agriturismoi Le Valli
Sarà possibile pranzare al termine della passeggiata presso l’Agriturismo Le Valli – punto partenza e arrivo.
Menù degustazione: 18,00 €
Capo gita: Massimiliano Scavo tel. 347 6045212
Per ulteriori informazioni qui
La Tenuta Torre a Cenaia è un’Antica Proprietà della famiglia Pitti situata nel cuore della Toscana.
Nella Tenuta con la sua unicità architettonica e paesaggistica si può assaporare l’ essenza della Toscana grazie alla degustazione dei prodotti della Linea Pitti Vini e Pitti Gastronomia.
Attraverso un suggestivo viale d’ingresso delimitato da maestosi pini marittimi si giunge al parco giardino all’Italiana, impreziosito da statue femminili, della romanica Villa Valery.
La Tenuta si sviluppa su circa 500 ettari, caratterizzati da rigogliosi vigneti di laghetti palustri animati.
Dall’impegno della famiglia Pitti nacque un particolare vino, ancora oggi prodotto nella nostra cantina.
La Tenuta Torre a Cenaia può essere considerata un prototipo del nuovo mondo rurale, in cui l’agricoltura si combina all’avanguardia tecnologica finalizzata alla produzione di bio-energia.
L’ultima modifica del complesso architettonico l’abbiamo intorno al 1879 per opera dei conti Valery, i quali realizzano la Villa omonima e il parco-giardino all’Italiana che la circonda.
Il primo step prevede la spiegazione storica di queste terre e del borgo di Cenaia, con visita della chiesa medioevale.
Ai piedi della caratteristica Torre si trova un giardino impreziosito da una serie di statue femminili, attraverso il quale si raggiunge la romantica Villa Valery.
Partenza per la visita dell’azienda con particolare attenzione alla spiegazione dei vigneti e dei laghetti naturali.
Durante il tour saranno quindi spiegati i processi di crescita della pianta ed il calendario degli interventi realizzati in vigna durante i 12 mesi.
Il tour prosegue sulla strada dell’azienda delimitata dai cipressi che fanno sempre da cornice al paesaggio toscano e si giunge al “Casone” ed ai vigneti di uve bianche quali Sauvignon-blanc, Chardonnay, Trebbiano e Vermentino.
La visita si conclude nella sala degustazione dove gli ospiti sono introdotti nel mondo degli aromi e delle sensazioni che solo un bicchiere di vino può racchiudere.
La tenuta offre:
degustazioni di vino
di birra artigianale
prodotti gastronomici a chilometro zero
tour in carrozza
pranzi o cene a bordo di un autentico Omnibus del 1800
visite guidate alle cantine,al birrificio e ai luoghi storici del borgo di Cenaia Vecchia
una chiesetta dell’XI secolo legata a Santa Giulia
una casa turrita dimora di nobili casate
una villa liberty in rovina che si dice abitata dal fantasma di una bellissima contessa.
20 minuti da Livorno e da Pisa
Circa un’ora da Firenze e a soli 3 km dall’uscita Lavoria della superstrada Fi-Pi-Li.
Si raggiunge agevolmente seguendo le indicazioni Cenaia – Strada del Vino delle Colline Pisane, che si trovano all’uscita della Fi-Pi-Li.
La Tenuta dispone di un ampio parcheggio privato per auto, Minibus e Autobus Gran Turismo.
La Strada del Vino delle Colline Pisane è un’associazione che coinvolge aziende ed enti locali per la valorizzazione e la promozione del territorio e dei prodotti di eccellenza delle colline pisane.
La Strada con il suo percorso collega uno straordinario territorio collinare vocato alla produzione vitivinicola comprendente le aree più interne della Valdera e del Valdarno inferiore sino a risentire, con la Val di Cecina, la vicinanza del mare.
Il percorso attraversa un vasto territorio di antiche origini, un ambiente unico modellato dal lavoro dell’uomo, sintesi delle migliori caratteristiche della Toscana; un paesaggio capace di stupire per varietà, colori e qualità dei prodotti della terra.
Per il viaggiatore facile vivere una emozione a contatto degli incontaminati e ampi paesaggi aspri e selvaggi; delle dolci colline coltivate ad olivo, tappezzate dai vigneti, o coperte da distese di grano; dei colori dei peschi e dei ciliegi in fiore; dei profumi della macchia mediterranea; della varietà dei sapori proposti dalla cucina locale.
Viaggiando in auto, ma anche in bicicletta, a cavallo o semplicemente a piedi, lungo i percorsi della Strada del Vino, della Via Francigena e del Grande Percorso Naturalistico delle colline pisane, tra strade tortuose e panoramiche si potranno visitare centri ricchi di storia e di cultura; romantici borghi e imponenti casali; musei come il Museo Piaggio dedicato alla Vespa, icona mondiale delle moto; teatri come il Teatro del Silenzio, riferimento della grande musica internazionale. Inoltre numerose aziende vitivinicole e olivicole, agriturismi, hotel e altre strutture recettive, ristoranti e trattorie, enoteche, botteghe alimentari, sono in grado di offrire un alto livello di ospitalità ampliato alla possibilità di assaggi, degustazioni e acquisto dei prodotti dell’agroalimentare locale di eccellenza.
Il Vino
Nel territorio della Strada del Vino delle Colline Pisane, vocato sin dall’epoca degli Etruschi, vengono prodotti vini di qualità riconducibili a indicazioni geografiche o denominazioni di origine le quali, oltre a rappresentarne un valore aggiunto, svolgono un compito fondamentale nella tutela del patrimonio culturale, dei metodi produttivi tradizionali e delle risorse naturali.
Tra queste a partire dal 1927 il vino Chianti DOCG, uno dei primi simboli del Made in Italy, a base di Sangiovese e dal vivace colore rosso rubino che ben si presta ad ogni occasione e che migliora con l’invecchiamento.
L’area sulla quale insiste il Chianti DOCG vede la presenza di un altro vino, il Colli dell’Etruria Centrale DOC, nelle tipologie bianco e rosso: nel rosso il vitigno prevalente è il Sangiovese, mentre nel bianco è il Trebbiano.
Altra denominazione tradizionale è il Bianco Pisano di San Torpè DOC, vino dal sapore secco, armonico e delicato e dal profumo vivace, da bere fresco e giovane, a base di Trebbiano Toscano e, in percentuale minore, di altri vitigni bianchi quali il Vermentino e lo Chardonnay. Il nome deriva dal centurione romano Terpezio, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, cortigiano di Nerone e da questi fatto decapitare a Pisa il 29 aprile 68 a seguito della sua conversione al cristianesimo; dopo la morte il corpo fu abbandonato sopra una imbarcazione, insieme ad un gallo e ad un cane, alla foce dell’Arno, quindi ritrovato nelle vicinanze di Saint Tropez così ribattezzata in onore del Santo.
Nel 1999 è stata riconosciuta la DOC Montescudaio riservata alle tipologie “Montescudaio Rosso”, a base di vitigni Cabernet Franc e Sauvignon, Merlot e Sangiovese almeno al 50%, dal colore rosso più o meno intenso, odore intenso e sapore asciutto e armonico, di buona corposità; “Montescudaio Bianco”, a base di vitigni Chardonnay, Sauvignon e Vermentino, dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fine e fruttato, sapore asciutto, sapido e armonico; “Montescudaio Rosso riserva” a base di vitigni Cabernet, Merlot e
Sangiovese, dal colore rosso rubino con sfumature granata, odore ampio e complesso, sapore caldo, armonico e persistente.
Più di recente, a partire dal 2011, è stata riconosciuta la DOC Terre di Pisa nelle due versioni “Terre di Pisa Rosso”, a base di Sangiovese, Syrah, Cabernet Sauvignon e Merlot, e “Terre di Pisa Sangiovese” a base di Sangiovese con un minimo del 95%.
Su tutto il territorio i vini ad Indicazione Geografica Tipica (IGT) racchiudono una grande varietà di tipologie, che secondo peculiari scelte aziendali riflettono il legame con il territorio, al cui interno rientrano la gran parte dei cosiddetti Supertuscans, vini di grande struttura e longevità grazie ad un’accurata selezione in vigneto, un’attenta vinificazione ed un affinamento in botti piccole (barriques) o grandi (tonneaux).
Se si pensa ad una vacanza, un momento di relax, un intervallo lontano dalle città, l’ambiente delle Colline Pisane può offrire sensazioni appaganti: dal profumo di uva regalato dalle colline tappezzate di vigneti, ai frutteti in fiore e al rilassante paesaggio.
PIAZZA VITTORIO EMANUELE II, 15
56125 – PISA
Tel/Fax +39 11 22 33 44
La Mofeta di Borboi
Lo studio degli ecosistemi delle mofete – le fuoriuscite di anidride carbonica da rocce vulcaniche, iniziato alcuni anni fa, ha portato non solo a buoni risultati scientifici, ma anche alla valorizzazione di ambienti naturali finora trascurati, di grande interesse naturalistico o paesaggistico, basti pensare che in alcune di queste località la condizione ambientale ha portato alla selezione di nuove specie animali e vegetali.
In particolare la mofeta di Borboi, presso la frazione di Orciatico, ha visto l’attività di ricerca di numerosi gruppi di studiosi di Università di tutto il mondo.
Tale mofeta è particolarmente interessante anche perché permette di valutare realisticamente gli effetti delle future concentrazioni di CO² sull’accumulo di materiale legnoso e quindi sul potere “sequestrante” in anidride carbonica da parte dell’ecosistema.
La Mofeta, a circa 1 Km a Nord di Orciatico, è visitabile e facilmente raggiungibile tramite un percorso segnalato.
Tipo di percorso: ambientale, naturalistico, scientifico
Lunghezza: 1,4 Km a Nord di Orciatico, 5,5 Km a Sud di Lajatico
Grado di difficoltà: facile
Da Orciatico: lasciata la strada provinciale per Lajatico, i primi 500 m sono percorribili, oltre che a piedi, con fuoristrada o mezzi adeguati, previo richiesta al comune di Lajatico di apertura della sbarra di accesso. L’ultimo tratto di circa 200 m è percorribile solo a piedi ma comunque di facile percorribilità ed accessibile a tutti.
Da Lajatico: in auto in direzione di Orciatico, poi come sopra.
Tempo di percorrenza: dalla provinciale per Lajatico 15 min. a piedi
Partendo dall’abitato di Ripassaia, dopo poche centinaia di metri lasciamo la strada asfaltata e ci immergiamo in un bellissimo paesaggio, reso variopinto in primavera dalle molte differenti colture: avena, erba medica ecc..
Sulle colline di creta, scendiamo fino alla piana di Ripassaia, creata dal fiume Era, e la costeggiamo per circa due chilometri; in estate è pieno di ginestre e campi di grano. Al podere Tonaca, saliamo ancora fino a trovarci sulla destra il pescoso lago Gattero.
Dalle colline di Diacceroni, saliamo ancora fino alla tenuta di Montecuccheri, scorciando il percorso, oppure continuiamo verso Poggio Rosso, attraversando tratti di folta vegetazione spontanea, fino a trovare la strada La Bonifica. Dopo circa 3 chilometri prendiamo la strada per Montelopio-Fabbrica, concludendo qua il percorso.
Percorso del Molino di Ripassaia
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