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Orciatico

Orciatico

Orciatico si sviluppa in Valdera ed è lambito a nord dal torrente Fosce mentre a sud dal torrente Foscecchia.

Nei dintorni del paese, presso il bosco della Mofeta dei Borboi, sono stati oggetti di studi alcuni fenomeni naturali di emissione di anidride carbonica, già documentati da Giovanni Targioni Tozzetti nel XVIII secolo e oggetto di studi da parte del CNR nel 1995.

STORIA

Il borgo nacque come castello alle dipendenze di Lajatico, sotto il quale rimase fino al XII secolo, quando ambedue i castelli furono assegnati al vescovo di Volterra Ildebrando Pannocchieschi. Nel 1434 la fortezza di Orciatico fu smantellata dai Fiorentini.

Nel 1833 la frazione contava 687 abitanti.

Prossimamente verrà realizzato sopra la frazione di Orciatico il parco eolico di Poggio alle Pancole composto da 10 pale eoliche.

La Sterza

La Sterza

La Sterza è una frazione divisa a metà tra i comuni di Lajatico e Terricciola.

STORIA

La storia del territorio di La Sterza è legata a quella dello scomparso borgo di Pava. Ricordato in due documenti redatti a Volterra il 1º agosto 1109 e il 21 giugno 1112. Il borgo altomedievale passò ai Pannocchieschi nel 1186.

Qui era situata la pieve di San Giovanni, che all’epoca contava sotto la propria giurisdizione cinque chiese parrocchiali. La chiesa sarà poi nota semplicemente come Pieve a Pitti dal nome della famiglia fiorentina che fu proprietaria della tenuta. Ciò che resta di questo borgo è un antico casale oggi sede di un’azienda agricola e di un agriturismo, mentre il moderno paese si è sviluppato a partire dal XIX secolo alle pendici della collina, presso il ponte sul torrente Sterza e presso le principali vie di comunicazione dell’entroterra pisano, già in antichità punto strategico in quanto qui sia lo Sterza che l’Era erano facilmente guadabili. La Sterza si presenta come un moderno borgo agricolo, in cui sono situate principalmente attività artigianali e commerciali del comune di Lajatico.

Villa di Spedaletto

Villa di Spedaletto

La villa di Spedaletto (Lajatico) fu una delle ville di Lorenzo il Magnifico, che la fece riedificare e vi soggiornò spesso. Sebbene ceduta subito dopo la sua morte, fa parte delle cosiddette ville medicee.

Spedaletto deve il suo nome a uno “spedale” dei cavalieri ospitalieri di Altopascio situato nelle vicinanze della Via Francigena. Questo “spedale dei Santi ippolito e Cassiano” fu concesso in enfiteusi a Lorenzo il Magnifico nel 1486.

La zona per i Medici era strategica, in quanto Volterra, con le sue preziosissime cave, era stata conquistata nel 1472. Nelle vicinanze sono presenti le sorgenti termali di Bagno a Morba, che la madre di Lorenzo aveva preso in affitto. Il ramo principale della famiglia Medici infatti soffriva di malattie legate alla gotta e Lorenzo stesso soleva curarsi. Numerosi furono i soggiorni di Lorenzo fino a un anno prima della sua morte, nel 1492.

La fattoria di Spedaletto comprendeva una ventina di poderi e fu riorganizzata da Lorenzo immediatamente dopo l’acquisto. Per quanto riguarda l’edificio principale, la trasformazione in “casa da signore” avvenne tra il 1487 e il 1491.

STORIA

Il progetto pare che sia legato a Simone del Pollaiolo detto il Cronaca, che soggiornò a Spedaletto nel 1490. Ma se la villa aveva una struttura semplice e funzionale, la magnificenza era data dall’impianto delle decorazioni pittoriche con gli artisti fiorentini di maggior spicco impegnati nella realizzazione di affreschi, che purtroppo oggi sono totalmente perduti. Alla loggia grande e al salone, secondo Giorgio Vasari, avevano lavorato infatti Domenico Ghirlandaio (Storie di Vulcano), Filippino Lippi, Pietro Perugino e Sandro Botticelli. L’unica descrizione più dettagliata pervenutaci su questo ciclo pittorico riguarda le opere di Ghirlandaio, che il Vasari descrive come popolate di “molti ignudi, fabbricando con le martellate saette a Giove”.

Dopo la morte di Lorenzo nel 1492 la villa fu venduta da suo figlio Piero il Fatuo a Franceschetto Cybo nel 1494. Poi seguì le sorti della famiglia fino al 1606, quando Alberico I Cybo-Malaspina la vendette al senatore Bartolomeo Corsini. I Corsini, il cui stemma spicca dipinto sulla facciata, sono gli attuali proprietari.

Sfortunatamente nel XVII secolo gli affreschi furono danneggiati da un incendio. Oggi ne restano scarse tracce.

Randonnèe Valdera

Percorso Pontedera-Chianni-Lajatico-Castelfalfo-Pontedera

Città di partenza:Pontedera

Città di intermezzo:Chianni/Lajatico/Castelfalfo

Città di arrivo:Pontedera

Il Percorso fa parte dell’evento cicloturistico in mountain-bike  Randonnée mtb della Valdera 2017. 
Altitudine min-15m/Altitudine mas-208m
Dislivello positivo -1032m/Dislivello negativo -1032m
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Randonnèe Valdera

Percorso Pontedera-Lajatico-pontedera

Città di partenza: Pontedera

Città di Intermezzo: Lajatico

Città di arrivo: Pontedera

Il Percorso fa parte dell’evento cicloturistico in mountain-bike  Randonnée mtb della Valdera 2017

Altitudine min.15m/Altitudine mas. 208m
Dislivello positivo1032m/Dislivello negativo -1032m
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Chiesa di San Leonardo

Chiesa di San Leonardo

STORIA

La chiesa di San Leonardo è dedicata al santo occitano San Leonardo di Noblac (il cui culto è praticato anche nella vicina località di Lari), le sue origini risalgono al XIII secolo, ma la chiesa fu ricostruita nel XIX secolo, quando, su progetto dell’architetto livornese Angiolo della Valle, furono apportati importanti restauri tesi ad imprimerle forme neoclassiche; i lavori furono eseguiti tra il 1853 ed il 1856. La facciata risale al 1925 ed è affiancata da un campanile costruito sul finire dell’Ottocento. Durante la seconda guerra mondiale l’edificio fu danneggiato; l’altare maggiore, distrutto, fu sostituito nel 1957.

L’interno è a tre navate, con quella centrale coperta da una volta a botte.

Rocca

Trekking Rocca di Pietracassia – Lajatico

Nei boschi del comune di Lajatico (Provincia di Pisa) si trova un castello poco frequentato e quasi dimenticato: la Rocca di Pietracassia, un tempo importante fortificazione posta, su un grosso masso calcareo, a controllo del confine tra i territori di Pisa, e Firenze e delle risorse minerarie della zona.

Si trova sullo spartiacque tra le vallate del Cecina e dell’Era, dove ancora sembra di poter udire il risuonare delle armi della battaglia che nel 1434 portò all’abbattimento del Mastio. Dagli spalti di quello che resta del Mastio, sentinella delle Colline Metallifere, ancora si dominano le due vallate che fecero la ricchezza dei Signori di Pietracassia e che suscitarono le cupidigie dei loro nemici. In un bucolico paesaggio bello da togliere il fiato, ripercorreremo le orme dei nostri antenati medievali fin sulla leggendaria Rocca, attraverso boschi di querce e ginepri che ammantano le dolci colline toscane, lungo il Torrente Fosce ed i suoi Mulini e intorno alle “magiche” Putizze e Mofete, emissioni naturali di gas che ci ricordano l’intensa attività magmatica delle Colline Metallifere.

Dati tecnici orario e pranzo: 

Appuntamento alle 9.30 presso il parcheggio di Lajatico.

Rientro previsto per le ore 18.00.

Pranzo al sacco a carico dei partecipanti.

Dati tecnici per il trasferimento:

Lajatico – inizio sentiero: ci si muove in auto private;

Tragitto in auto di ca. 7 km su strada provinciale;

Per chi lo desidera: sarà possibile abbreviare l’itinerario lasciando alcune auto in un punto intermedio dell’itinerario.

Dati tecnici dell’escursione a piedi:

Percorso anulare medio-impegnativo per la lunghezza e per la presenza di tracce di sentiero parzialmente chiuse, fondo sconnesso e localmente fangoso;

Lunghezza complessiva: 12100 m;

Dislivello totale in salita: 360 m;

Tempo medio di percorrenza: 5 ore.

Si consiglia: portare con sé uno zainetto giornaliero con sufficiente scorta d’acqua oltre al pranzo al sacco; indossare capi sportivi “a cipolla” e scarpe da escursionismo. I terreni attraversati sono argillosi: prevedere abiti che si possano “sporcare”.

-Si prega confermare l’adesione telefonicamente entro le ore 12.00 del giorno precedente l’escursione-

Scheda tecnica:

N° minimo di partecipanti: 12;

Costo: 12,00€ a persona;

Promozione “abbonamento”: ogni 5 escursioni giornaliere si ottiene uno sconto del 50%;

La quota comprende: servizio di guida GAE per tutta la giornata.

La quota non comprende: costo del viaggio per raggiungere il punto di partenza dell’escursione a piedi, il pranzo, eventuali biglietti d’ingresso a Musei, parchi, monumenti ecc…se non diversamente specificato in “La quota comprende”.

Per info e prenotazioni:

Alice: 347 7922453

E-mail: segreteria@toscanatrekking.it

Per ulteriori informazioni qui

 

 

Pietracassaia

Rocca di Pietracassia – Lajatico

La rocca di Pietracassia a Lajatico, può essere considerata uno dei monumenti alto medievali più importanti della provincia di Pisa.

Il grande masso calcareo coronato dalla Rocca, a 532 metri di altitudine, domina la strada che collega direttamente la Valdera con la Valdicecina.

Da una fenditura aperta in tale masso sembra derivi proprio il nome Pietracassia (‘Pietra cassa’ significa pietra spaccata)

   PietracassiaPietracassia

Storia del monumento

  • 1115 la rocca fu acquistata insieme ad altri castelli della Valdera dal vescovo di Volterra Ruggero
  •  1202 i Pisani conquistarono molti castelli della Valdera tra cui Pietracassia che rimase in loro possesso fino al 1286 quando fu restituita a Volterra in seguito all’accordo di Villamagna.

Dopo altre vicissitudini tra Pisa e Volterra, nel 1405 il traditore Pietro Gaetani consegnò Pietracassia e altri castelli della Valdera ai Fiorentini dietro lauto compenso.

A quel tempo nel castello c’era una chiesetta dedicata a San BartolomeoPietracassia

  • 1434 Firenze smantellò i castelli di Pietracassia, Orciatico e Lajatico per rappresaglia contro le ribellioni.

Da quell’anno la rocca sarà ricordata solo come possesso agricolo della Tenuta di Spedaletto.

Com’è fatto il monumento:

La rocca presenta un carattere prevalentemente militare ed è difesa da una cinta muraria con torri angolari molto pronunciate.

La cinta si estende lungo l’intero lato meridionale del complesso; il lato settentrionale sfrutta la presenza di un dirupo che costituisce un naturale ed insormontabile baluardo.

Il nucleo interno e più antico ha una pianta di forma quadrilatera, alle cui estremità meridionali sono posti due possenti torrioni quadrati.

L’accesso alla rocca è unico e presenta una cinta muraria in pietra notevolmente alta con semplicità di linee e di strutturazione.

Nell’interno rimane evidente il basamento della torre che doveva servire principalmente alla funzione di avvistamento.

PietracassiaTutt’intorno si ritrovano gli alloggiamenti delle truppe e le residenze. In considerazione della scelta della sua ubicazione, da cui si dominano tutte le colline sino alla Pianura Pisana e alla Verruca a nord e la Rocca Sillana a sud.

L’edificio è databile al VII-VIII secolo, rientrando quindi tra i primi castelli di fondazione barbarica della Toscana.

Windmill

I Mulini a vento di Orciatico

A Sud di Orciatico, a circa 10 minuti di cammino si trovano i resti di due mulini a vento (percorso segnalato) Il primo, risalente alla seconda metà del XVII secolo, è stato recuperato e restaurato. Dalla sua ubicazione è possibile godere di un panorama non indifferente: boschi, colline,… e non molto lontano si intravede la Rocca di Pietracassia.

Mulino Tani interno Mulino per lavoro 2

 

Per il secondo, edificato nel 1761 da Tommaso Tani di Orciatico, è in fase di studio un progetto di recupero totale verso una completa funzionalità. Ambedue i mulini sono del tipo a torre con corpo in pietra disposto su due piani e torretta girevole in legno.

Vista Ovest Macina

Percorso de I Mulini a vento di Orciatico

Tipo di percorso: ambientale, naturalistico, storico
Lunghezza: 0,8 Km a Sud di Orciatico, 8 Km a Sud di Lajatico
Grado di difficoltà: facile
Da Orciatico: strada di accesso al limite del bosco percorribile anche in auto, ultimo tratto di 50 m percorribile a piedi su strada battuta. Percorso facile e accessibile anche a disabili
Da Lajatico: in auto in direzione di Orciatico, poi come sopra

Tempo di percorrenza: a piedi, da Orciatico, 20 minuti

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Mulini a Vento Orciatico

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Mulini a Vento Orciatico 43.431867, 10.714561 (Indicazioni stradali)
La Valdera dei motociclisti

La Valdera dei motociclisti

L’itinerario punta a selezionare una porzione di km preziosi della lunga e a tratti monotona SS/SR439 Sarzanese Valdera. L’itinerario ufficiale partirebbe da Pietrasanta, questo è soltanto un riassunto, che accende il motore a La Sterza e frena a Massa Marittima. Consideratelo come un Best Of.

Potendo scegliere una località di partenza, per simpatia accendiamo il motore a La Sterza: anche se dopo una fiduciosa sterzata a destra i km seguenti scorrono praticamente a manubrio dritto. Per scaldare le gomme non resta che il divertente sali-scendi con pit-stop al borgo di Lajatico, paese natale del famoso tenore Andrea Bocelli: Lajatichino DOC. La sosta relax è al Teatro del Silenzio: anfiteatro naturale dal ricco cartellone musicale e culturale.

partenza/arrivo: da La Sterza a Massa Marittima
lunghezza: 70km
durata: 1 giorno
tipologia percorso: misto, collina, montagna
province: Pisa, Grosseto

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