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castello vicari

Castello dei Vicari

Il Castello dei Vicari di Lari sorge sul poggio più alto al centro del paese, antico borgo medievale. La rocca divenne, a partire dalla fine del XV secolo, sede di Vicariato fiorentino e per più di quattro secoli dal castello fu amministrato un territorio pari a circa un terzo dell’attuale provincia di Pisa.

Il Vicariato venne poi abolito con l’adesione del Granducato di Toscana al Regno d’Italia mentre una pretura civile rimase a Lari fino alla fine degli anni ’60 del Novecento.

Il Vicario larigiano estendeva il suo potere su un territorio molto vasto. Dal XVI secolo il paese cade definitivamente nelle mani dei Fiorentini, che provvedono a rafforzare ed abbellire il castello.

All’interno furono realizzati numerosi affreschi, le architravi furono pregevolmente ornate, una Madonna con Bambino venne realizzata da Andrea della Robbia su modello di Luca della Robbia per adornare la camera da letto del Vicario Alessandro Segni.

Gli ampi locali dell’edificio furono abitazione dei Vicari fino al 1848, anno in cui questa carica fu abolita e rimpiazzata dal pretore. Il castello fu quindi trasformato in Palazzo Pretorio, funzione che ha svolto fino al 1962.

Oggi il castello, recentemente restaurato, ospita un percorso museale sulla storia del vicariato, con documenti, piante e cabrei, ricostruzioni e diorami che rappresentano i fatti salienti della vita di questo importante centro.

Ingresso 4€ / 5€ con visita guidata

Castello dei Vicari
Indirizzo: Piazza del Castello Lari
Tel: +39 3201597374
Email: info@castellodilari.it

Orario: Aprile-giugno: tutti i pomeriggi 15.30-19.00, sabato e domenica 10.30-12.30/15.30-19.00
Luglio-settembre: tutti i giorni 10.15-12.45/15.30-19.00
Ottobre: tutti i pomeriggi 15.00-18.00, sabato e domenica 10.30-12.30/15.00-18.00
Novembre-marzo: sabato e domenica 10.30-12.30/15.00-18.00

 

museum zoological

Museo Zoologico di Capannoli

 

Tutto quello che c’è da sapere sul museo Zoologico di Capannoli

Il Museo Zoologico di Capannoli è allestito al piano terra nella Villa Baciocchi, edificio tardo-barocco circondato da un parco pubblico con piante esotiche e secolari.

Si tratta di un’esposizione permanente a prevalente carattere didattico, rivolta sia ad un target scolastico sia a coloro che amano e rispettano la natura e gli animali.

Il percorso museale si articola in cinque sale nelle quali sono esposti animali tassidermizzati: invertebrati, uccelli, rettili e pesci provenienti da tutto il mondo.

Il museo raccoglie oltre 1400 esemplari di fauna, con particolare attenzione al territorio locale.

Il visitatore può scegliere il proprio itinerario, spostandosi dalla savana africana alle spiagge bianche delle Hawaii, dalle praterie della Patagonia ai deserti del continente nero, dalle foreste intricate del Brasile e del Borneo ai ghiacciai e alle nevi polari.

Alcune sale propongono ricostruzioni ambientali con diorami dove sono esposti tigri, orsi, leoni.

Sono esposti stabilmente 130 ambienti naturali contenenti oltre 1400 esemplari di animali, tra mammiferi, rettili, anfibi, uccelli e insetti.

Biglietto

Intero 3€  ( 1€ per i residenti nel comune di Capannoli )
Ridotto 2€ (ragazzi sotto 14 anni oppure gruppi superiori a 4 persone)
Gratuito (disabili, bambini sotto 4 anni)

Museo Zoologico
Indirizzo: Villa Baciocchi, Piazza Castello, 1-4 Capannoli
Tel: 0587607035
Email: valderamusei@unione.valdera.pi.it

Orario: 9.30-12.30/16.00-19.00. Tutti i giorni escluso il martedì e il mercoledì pomeriggio

 

corridoio museo zoologicovilla baiocchi

 

museo archeologico

Museo Archeologico della Valdera in Capannoli

Museo archeologico della Valdera

Il museo archeologico è collocato al piano nobile di Villa Baciocchi di Capannoli si compone di cinque sale che propongono un percorso archeologico sull’evoluzione della storia umana della Valdera dalla Preistoria al Medioevo:

  1. Preistoria e Protostoria in Valdera.
  2. Gli Etruschi in Valdera: gli insediamenti.
  3. Gli Etruschi in Valdera: le necropoli.
  4. La Valdera romana.
  5. Il medioevo in Valdera.

Il museo raccoglie materiali archeologici come: ceramiche, monete, industria litica, elementi lapidei) provenienti solo da scavi e ricerche condotte in Valdera.

L’esposizione è arricchita da una serie di diorami che rappresentano alcune tipologie insediative antiche: villaggio Neolitico del Podere Casanuova (Pontedera) e capanna etrusca di Montacchita (Palaia)

La visita dura complessivamente un’ora e trenta, consiste in un pre- corso museale che mira alla ricostruzione della storia della Valdera, e più in generale dell’antica Tuscia costiera, attraverso l’esposizione di materiale archeologico proveniente da scavi di ambito locale, e diorami delle tipologie insediative documentate.

 

Biglietto

Intero 3€  ( 1€ per i residenti nel comune di Capannoli )
Ridotto 2€ (ragazzi sotto 14 anni oppure gruppi superiori a 4 persone)
Gratuito (disabili, bambini sotto 4 anni)

Museo Archeologico della Valdera
Indirizzo: Villa Baciocchi, Piazza Castello, 1-4 Capannoli
Tel: 0587607035
Email: valderamusei@unione.valdera.pi.it

Orario: 9.30-12.30/16.00-19.00. Tutti i giorni escluso il martedì e il mercoledì pomeriggio

etruschi parlascio

Mostra Archeologica: Etruschi a Parlascio Mostra di cantiere

Ritrovamenti etruschi in Valdera

Il ritrovamento di materiali etruschi sulla medievale Rocca di Parlascio ha dato il via una serie di scavi archeologici. Questi hanno interessato sia la sommità del rilievo sia il pianoro sottostante. In questa parte sono state messe in luce le tracce di un articolato abitato databile tra il VII secolo a.C. e la piena età arcaica.

Le ultime campagne di scavo hanno riportato in luce i resti di un edificio a carattere sacrale. Esso ha restituito una grande quantità di ceramica di produzione locale  e materiali di importazione.

Ingresso libero

Mostra Archeologica: Etruschi a Parlascio Mostra di cantiere
Indirizzo: Villa Borri, via G. Galilei, 34 – Casciana Terme
Tel: 0587646133
Email: garocchecasciana@libero.it

Orario: Sabato 17.00-19.00; Domenica 16.30-19.30

Sito web

museo sangervasio

Museo del Lavoro e della Civiltà Rurale in San Gervasio

Le collezioni sono risultato di acquisizioni dalla fattoria di San Gervasio, di donazioni e di acquisti diretti.

Il museo del lavoro e della civiltà rurale è un museo situato a San Gervasio, nel comune di Palaia.

Sede del centro didattico Giuseppe Menichetti, venne creato nel 1984 da Giuseppe Menichetti e da Maria Laura Tommasini.

Il Museo è allestito all’interno di una casa colonica toscana seicentesca sapientemente ristrutturata. Contiene alcune centinaia di oggetti fra attrezzi, utensili e macchine agricole usati dai coltivatori durante gli ultimi due secoli.

Il museo è ad oggi totalmente gestito da volontari e molte sono ancora le attività di cui si rende promotore, attività e laboratori didattici, pomeriggi culturali, notte dei musei, campagna regionale “Amico museo”.

Il museo inoltre possiede una biblioteca di oltre 300 volumi, fra cui testi specialistici sul mondo dell’agricoltura, dei vecchi mestieri, delle devozioni popolari e della cucina contadina.

Annessa ad esso si trova un’ampia biblioteca il cui centro di documentazione, consultabile su richiesta, raccoglie testi risalenti alla seconda metà dell’Ottocento e ai primi decenni del Novecento.

All’esterno sono collocati, ancora funzionanti, un antico mulino, una delle prime vaporiere di fine Ottocento e alcune trebbiatrici del secolo scorso.

Tra i pezzi più interessanti si segnalano una macina a mano in pietra per grano, telaio a tessere della metà dell’ 800, locomobile a vapore del 1896.

Il museo offre un interessante percorso didattico con molti laboratori studiati per ragazzi delle scuole elementari e medie e per i bambini della scuola dell’infanzia.

È possibile visitare il museo su appuntamento, così come partecipare ad un laboratorio didattico, ai corsi di erboristeria e alla consultazione della biblioteca.

Orario:
In estate: tutti i giorni escluso il lunedì, ore 9-12 e 16-19. In Inverno: ore 9-12 e 15-18, chiuso il lunedì.

Prezzo:
contributo volontario 1,55 €

Accesso handicap:
Si

Contatti:
via Palaiese
San Gervasio
PALAIA (PISA)
Telefono: 0587-483360; 0587-212077; 0587-629233
http://brunelleschi.imss.fi.it/itinerari/luogo/MuseoLavoroCiviltaRuraleSanGervasio.html

Museo del Lavoro e della Civiltà Rurale in San Gervasio

Indirizzo: San Gervasio- Palaia (Pisa)
Tel: 0587212077
Email:  chiara.menichetti@tin.it

VISITE SU APPUNTAMENTO

Museo della Civiltà Contadina di Montefoscoli

Museo della Civiltà Contadina di Montefoscoli

Tra cantine, magazzini e cunicoli, si snoda il percorso museale del Museo della Civiltà Contadina di montefoscoli. L’attività agricola condotta nei poderi di proprietà dei Vaccà Berlinghieri e le attività di trasformazione dei prodotti della terra, hanno dato la possibilità di raccogliere una grande quantità di strumenti che costituiscono un archivio importantissimo per la ricostruzione della storia dell’attività agricola e della mezzadria tra il XVII e il XIX secolo nelle colline pisane.

Nella cantina, nel tinaio, nel frantoio, nel coppaio, si rivivono le emozioni di una vita semplice e genuina, a contatto continuo con la natura e scandita dai tempi del lavoro dei campi. E’ questo un percorso di memoria storica attraverso le testimonianze materiali degli oggetti d’uso quotidiano di un mondo oramai scomparso.

Su prenotazione vengono effettuate visite guidate rivolte alle scuole dell’infanzia e alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.

Ingresso Gratuito

Museo della Civiltà Contadina di Montefoscoli
Indirizzo: Via Andrea Vaccà, 49 – Montefoscoli
Tel: 0587299581
Email:  valderamusei@unione.valdera.pi.it

Orario:  Domenica 9.30-12.30/15.30-19.30

centrum

Centrum Sete Sòis Sete Luas di Pontedera

Dalla curiosità e l’intraprendenza di un gruppo di studenti toscani e l’appoggio di uno scrittore portoghese nasce l’esperienza del Festival Sete Sóis Sete Luas.

Giovani, sognatori, con la passione del teatro fondano il Gruppo Teatrale Immagini nel 1987.

Nel 1991 spiccano il volo verso l’Alentejo (Portogallo).

Qui realizzano con successo vari spettacoli e prendono contatto con José Saramago, invitandolo a Pontedera.

Lo scrittore portoghese non solo accetta di venire, ma regala loro i diritti d’autore per l’Italia del suo libro.

Nel 1993 nasce il Festival Sete Sóis Sete Luas, diretto sin dalla sua prima edizione de Marco Abbondanza, e comincia l’originale scambio culturale tra Italia e Portogallo che, nel corso di 21 anni, ha visto l’adesione di nuovi paesi come :Grecia, Spagna, Capo Verde, Francia e Marocco , Israele, Croazia, Brasile e Romania, Slovenia e Tunisia, privilegiando sempre le località periferiche e non i grandi centri.

Centrum Sete Sòis Sete Luas di Pontedera è una rete culturale di 30 città di 13 Paesi – Brasile, Capo Verde, Croazia, Francia, Grecia, Israele, Italia, Marocco, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna e Tunisia.

Un viaggio nel Mediterraneo e nel mondo lusofono: un viaggio fatto d’incontri. Vengono coinvolti nelle azioni di mobilità internazionale gli artisti, gli operatori culturali e gli spettatori;

Un Festival che cerca le persone, non le piazze e i monumenti;

Un Festival della creazione musicale: produce ogni anno una o più orchestre multiculturali

Promotore di turismo culturale: il pubblico può seguire il Festival nelle varie fermate del suo viaggio nel mondo lusofono e mediterraneo.

Sulla base del pluriennale lavoro dedicato alla promozione culturale nei Paesi del Mediterraneo e del mondo lusofono, il Festival propone anche la creazione e l’apertura dei Centri Culturali nelle città dove da più tempo è radicata la sua presenza.

Nel 2009 sono stati così inaugurati i primi due Centrum Sete Sóis Sete Luas a Pontedera e a Ponte de Sor (Portogallo).

Ingresso libero

Centrum Sete Sòis Sete Luas di Pontedera
Indirizzo: Viale Rinaldo Piaggio 82 – 56025
Tel: 0587090493
Emailinfo@7sois.org

Website

 

 

Centrum Sete Sòis Sete Luas di Pontedera Centrum Sete Sòis Sete Luas di Pontedera Centrum Sete Sòis Sete Luas di Pontedera

centre

Centro studi Andrea da Pontedera

Il Centro raccoglie documenti e materiali sull’opera di Andrea da Pontedera e della sua Scuola e in generale sul XIII e XIV secolo: libri, immagini, video, articoli, saggi, ricerche, ecc.; cataloga il materiale esistente in proprietà e in luoghi diversi; riproduce materiale sull’opera di Andrea da Pontedera e della sua Scuola; diffonde tra gli studiosi, i cultori, gli studenti, la stampa, l’opera di Andrea da Pontedera nel mondo; promuove contatti, iniziative e avvenimenti nel campo dell’Arte e della Storia tra artisti, studiosi e la scuola.

Effettua visite guidate al materiale conservato.

Ingresso Gratuito

Centro studi Andrea da Pontedera
Indirizzo: Via della Stazione Vecchia, 12 56025 – Pontedera
Tel: 0587212635
Email:  cultura@comune.pontedera.pi.it

Orario: Lunedì: 16-18 e Mercoledì: 10-13

otello cirri.

Centro per l’Arte Otello Cirri

Il Centro per l’Arte Otello Cirri del Comune di Pontedera, inaugurato nel gennaio 2003, prende il nome da un personaggio illustre che si è distinto nell’attività artistica e politica della città, divenendo sindaco dal 1946 al 1951.

Otello Cirri è stato un pittore italiano e ha lavorato a lungo a Pontedera , dove ha anche insegnato ed è stato anche sindaco tra il 1946 e il 1951.

All’interno del Centro per l’Arte si possono trovare alcune opere di Otello Cirri, come ad esempio:

otello cirri

Autoritratto, 1947, disegno a matita, carta brunita, mm 400 x 300, collezione privata. Sulla destra in basso la dedica “A mia moglie questo vecchio autoritratto”

otello cirri

Ritratto di Maria Giovanna Filippi Tamberi, 1949, olio su faesite, cm 80 x 60, collezione privata.

otello cirri

Paese, 1958, olio su tavola, cm 40 x 93, collezione Elio Forte.

 

Il Centro è orientato sostanzialmente sul tema della storia dell’arte, valorizzando, con mostre di grande valore scientifico, il carattere unico dell’eredità culturale toscana.

Presso il Centro si trova la mostra permanente della collezione del fotografo e documentarista Brunero Tognoni, che ha donato all’amministrazione comunale di Pontedera nel 2010 quasi 100 pezzi d’epoca (macchine fotografiche, cineprese, proiettori e visori) che vanno dalla fine dell’ ‘800 ad oggi.
Il Centro per l’Arte è uno spazio di 550 metri quadri in cui si dà corpo ad idee sull’arte attraverso mostre, convegni, laboratori didattici.
Il Centro dispone di una sala conferenze.

INFORMAZIONI:

Ingresso libero.

Indirizzo: Via della Stazione Vecchia, 6

Tel: 058757282

Fax 0587 215937

Email:  silvia.guidi@comune.pontedera.pi.it / cultura@comune.pontedera.pi.it

ORARIO:

Dal lunedì al sabato: 9.00/13.00 – 15.00/19.00.
Domenica apertura in base alla disponibilità dell’artista.

Chiuso il mese di agosto.

 

vaccà

Casa museo Vaccà-Berlinghieri

 

Dentro il Palazzo Vaccà è possibile visitare la Casa-Museo della famiglia Vaccà-Berlinghieri, straordinario esempio della vita quotidiana delle famiglie pisane dell’Ottocento.

Attraverso testimonianze materiali che ci raccontano la partecipazione dei Berlinghieri agli eventi salienti della storia contemporanea, come la Rivoluzionee Francese.

L’appartamento, fin dal 1600, è stata residenza di campagna di una famiglia nobile pisana, che ha dato vita ad una dinastia di illustri medici.
Il più importante fra loro fu Andrea Vaccà Berlinghieri (1772-1826) eccellente chirurgo e accademico di grande fama.

Nel settembre del 1788, Andrea e il fratello Leopoldo lasciano la casa paterna e la provincia toscana, e partono per Parigi, dove intendono perfezionare gli studi.
Il padre Francesco, medico illustre e docente all’Università di Pisa, li aveva inviati a Parigi perché ampliassero la propria cultura scientifica e si specializzassero in medicina.
Leopoldo, appena laureato, e Andrea, ancora studente, entrano in contatto con il mondo della scienza e della cultura francese e ne rimangono affascinati.
Nel 1799 Leopoldo si arruola nell’Esercito Francese e intraprende la carriera militare al fianco di Napoleone, partecipando a numerose campagne.

Duramente provato dai disagi della vita militare, muore di tubercolosi nel 1809, a 42 anni.
Andrea, pur continuando a manifestare ideali giacobini, si dedica totalmente alla professione medica e inizia ad insegnare all’Università.

Scrive numerosi trattati.
Nel 1820 Andrea decide di realizzare un monumento in memoria del padre, e fa costruire a Montefoscoli un tempio in stile neoclassico.

La costruzione è molto particolare, ricca di elementi decorativi e di suggestioni molto simboliche.
Andrea muore nel 1826 a 54 anni, all’apice della carriera e della fama.

E’ sepolto nel Cimitero Monumentale di Pisa, dove riposa anche il padre Francesco.

Ingresso gratuito

Casa museo Vaccà-Berlinghieri
Indirizzo:  via Andrea Vaccà, 49 Montefoscoli
Tel: 0587299581
Email:  valderamusei@unione.valdera.pi.it

Orario: Domenica 9.30-12.30/15.30-19.30