Villa Niccolini

Villa Niccolini

La zona, venne scelta dal Duca Alessandro de’ Medici per realizzare una grandiosa dimora al centro di un’estesa tenuta. La zona aveva anche un ruolo strategico perché gli interessi dei Medici si stavano sempre di più rivolgendo verso la piana pisana, con una politica di espansione verso il mare che fu seguita anche dai successivi granduchi.

La villa si trova in una posizione scenografica al termine di un viale di cipressi, e domina, con la sua compatta struttura cubica e le quattro possenti torrette angolari, la zona circostante.

La villa ricorda molto una struttura fortificata, con le basi delle torri rialzate (la “scarpatura”) e gli angoli rinforzati, mentre il piazzale antistante, sul quale la villa si erge maestosa, fu creato per raccogliere all’occasione una piazza d’arme.

STORIA

Questo prato, nel quale si erge la statua dell’Ercole che uccide l’Idra, è delimitato da due corpi di fabbrica.

L’uso militare delle ville tornò a farsi necessario infatti dopo le insurrezioni antimedicee di Pisa e del Valdarno. Contro le quali furono costruite appunto le ville di Camugliano e, la gemella Villa medicea dell’Ambrogiana a Montelupo Fiorentino.

Nella seconda metà del Cinquecento Cosimo I donò la villa di Camugliano a Giuliano Gondi per i servigi resi alla casata medicea. In seguito fu ceduta a Matteo Botti che, dopo essere stato investito del titolo di marchese di Campiglia d’Orcia da Cosimo II, la ridonò al granduca, con un atto datato 25 dicembre 1615.

Nel 1637 i Medici rinunciarono definitivamente alla villa e alla tenuta di Camugliano, vendendola al senatore Filippo Niccolini. Che contemporaneamente venne anche nominato marchese di Camugliano e di Ponsacco.

La famiglia Niccolini approntò alcune modifiche alla struttura originale, come la scalinata a doppia rampa che raccorda la facciata.. In seguito il parco circostante veniva sistemato secondo la moda dominante all’inglese. Davanti alla villa venne creata una scenografica bordatura ellittica a siepe decorata da busti in marmo..

La villa oggi è ancora di proprietà privata e non è visitabile.

Della tenuta fa parte anche l’oratorio di San Filippo.