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Padule di Bientina

L’area racchiude una varietà di ambienti molto significativi per il Padule di Bientina, in essa si possono osservare:

  • prati umidi periodicamente allagati.
  • pagliereti.
  • boschi umidi.
  • canneti.
  • piccoli specchi d’acqua.

Il prosciugamento completo del lago, avviato nel 1853 non si è mai definitivamente concluso.

L’avvento dell’agricoltura industriale e l’uso di pesanti macchinari, hanno ridotto la ricchezza di specie animale e vegetali.

-Emergenze floristiche

Vegetazione e Flora soprattutto dopo il recente ampliamento, presenta un mosaico dei biotopi vegetazionali delle zone umide.

L’associazione vegetale più importante è il bosco igrofilo di ontano nero, una delle ultime foreste alluvionali dell’antico Padule di Bientina.

Nel sottobosco si osservano il piccolo Galium palustre, i fiori bianchi del Peucedanum palustre e la grande felce florida, piante oggi assai rare.

Si trovano così le associazioni del:

-Magnocariceto, costituito dai grossi ciuffi del sarello con le radici immerse nell’acqua, offre rifugio a erbe rare quali i campanellini maggiori e la Stachys palustri.
-Canneto palustre, molto denso e vitale, è dominato dalla cannuccia palustre e da piante lianose quali la dulcamara, il luppolo, il vilucchio maggiore.

Nelle raccolte d’acqua del chiaro e dei canali che attraversano l’oasi si trovano idrofite ormai molto rare quali l’erba scopina, l’erba vescica e il morso di rana.

Quando le pozze d’acqua si prosciugano, si formano prati umidi in cui si diffondono specie molto rare come la Ludwigia palustris, (che è inserita nella lista rossa delle piante di Italia).

Da ricordare infine la presenza, sulle rive dei canali, della sagittaria, specie ormai rarissima a livello nazionale.

-Emergenze faunistiche

Risulta possibile avvistare un numero considerevole di specie tipiche di ambienti diversi e contraddistinte da diverse distribuzioni geografiche.

Tra le specie più strettamente legate agli ambienti palustri si annoverano

  • il Pendolino, di distribuzione eurocentroasiatica, sedentario e nidificante
  • la Cannaiola.
  • il Cannareccione.
  • la Salciaiola migratrici.

Durante la stagione invernale il canneto è visitato dal Migliarino di palude in migrazione.

Nella tarda primavera ed in estate non è infrequente l’osservazione di individui di Airone rosso , Sgarza ciuffetto o di Nitticora.

L’area è stata la prima Area Naturale Protetta d’Interesse Locale della Regione Toscana, istituita nel novembre 1995 con Delibera del Consiglio Comunale di Bientina, sui 22 ettari della cassa di colmata di Bosco Tanali; è stata estesa, nell’aprile del 1998, ai prati umidi ed alle aree coltive circostanti al bosco, per un totale di circa 153 ettari.
L’area, su cui vige il divieto di caccia, è aperta all’accesso tutto l’anno.

Si raccomanda, per una corretta fruizione dell’ambiente e per non arrecare danni alla flora e alla fauna:

  • di utilizzare i sentieri e le stradine segnalate sulla cartina, senza usare mezzi motorizzati.
  • di astenersi da rumori molesti e da l’introduzione di cani, per non disturbare la fauna presente.
  • di visitare l’area senza danneggiare le piante e cogliere fiori.
  • di utilizzare le strutture per l’osservazione della fauna con la consapevolezza che sono state realizzate con l’obiettivo di ridurre al minimo il disturbo per gli animali presenti nell’area protetta.

Attività:

  • escursioni e visite guidate (adulti e classi scolastiche)
  • laboratori didattici
  • corsi di educazione permanente
  • corsi di aggiornamento per insegnanti
  • attività di ricerca

L’area protetta di Bosco Tanali ha ospitato, fin dall’anno di costituzione (1995), visite guidate per scuole o gruppi di persone all’interno della riserva naturale.

Attualmente è possibile visitare il bosco durante tutto il periodo compreso tra ottobre e maggio e sono disponibili percorsi educativi differenziati sulla base del tipo di utenza (scuole elementari, medie, gruppi di adulti).
Il percorso tipico è costituito da una passeggiata lungo gli argini e conduce verso la parte più depressa attraversando le comunità vegetazionali principali (bosco mesofilo, bosco igrofilo, canneto/cariceto) terminando, attraversato un pontile di legno, in un capanno per l’avvistamento degli uccelli.

INFORMAZIONI:

Comune di Bientina – Centro educazione ambientale piazzetta dell’angelo
tel. 0587 756495 e-mail: cea_tanali@comune.bientina.pi.it

Legambiente Valdera – via fiumalbi,9 Pontedera tel. 0587 56200

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Bosco di Tanali

Bosco di Tanali

Il Bosco di Tanali è stata la prima area naturale protetta di interesse locale istituita dalla Regione Toscana.
Tutta la zona è stata proposta come zona umida di importanza internazionale dalla regione Toscana nell’ambito dell’iniziativa MedWet.
L’ente gestore è il Comune di Bientina, con l’ausilio di un Comitato di Gestione e di una commissione consultiva.

Fauna

L’area protetta racchiude vari habitat umidi, che hanno visto un sensibile incremento grazie alle attività di restauro ambientale: un bosco igrofilo di notevole valore naturalistico, canali, aree allagate, prati umidi, cariceti, canneti. Nell’area è presente flora specifica dei suoli inondati e degli ambienti a cariceto.

Per alcune specie il Bosco Tanali costituisce ormai l’unica stazione del bacino del Bientina. L’area di Bosco Tanali è rappresentativa della maggior parte degli habitat e delle specie delle aree palustri d’acqua dolce toscane. L’intero bacino del Bientina è un’area segnalata dagli studi della Società Botanica Italiana come area di interesse botanico e vegetazionale.

Chiesa di San Domenico

Chiesa di San Domenico

STORIA

La chiesa di San Domenico fu edificata nella prima metà del XVII secolo a partire dal 1621 fuori le mura medioevali. Interamente costruito in laterizi con semplice facciata conclusa da timpano triangolare su una preesistente cappella dedicata alla Madonna del Rosario. Al centro del timpano, in marmo bianco, l’antico stemma del comune di Bientina. Gravemente danneggiata con il bombardamento del campanile, durante l’ultimo conflitto mondiale, è stata ricostruita e restaurata nel 1994. All’interno, ad unica aula, si conservano un dipinto del pittore pisano Aurelio Lomi, del 1603, raffigurante l'”Ultima cena“, proveniente dalla pieve di Santa Maria, una grandiosa residenza per il Santissimo Sacramento del XVIII secolo,restaurata nel 2016 ed un monumento marmoreo dedicato ai caduti della prima guerra mondiale del 1924. A sinistra dell’edificio, si erge l’alto campanile, chiamata anche Torre del Belvedere, ricostruito nel 1978.

È una delle Chiese Toscane dove si celebra la Santa Messa Tridentina.

Chiesa di Santa Maria Assunta (Bientina)

 

STORIA

L’antica chiesa, di cui si ha notizia nei documenti fin dal 1326 fu consacrata alla Vergine Assunta nel 1509. Venne poi ampliata nel 1628-1644, su progetto dell’architetto fiorentino Gherardo Silvani. La facciata ha un elegante portale con frontone spezzato, sovrastato da finestre e da un oculo con l’affresco dell’Assunta.

Nel 1640 la Pieve fu corredata di un magnifico organo a canne costruito da Bartolomeo Ravani da Lucca la cui cassa lignea, intagliata e dorata a oro zecchino. Dopo l’arrivo a Bientina delle spoglie di san Valentino martire da Roma, l’interno della Pieve subì una ristrutturazione.

Per tutto il Settecento l’edificio fu arricchito stucchi e decorazioni, gli altari vennero dotati quasi tutti di paliotti in marmo e scagliola.

INFORMAZIONI

51, Piazza Vittorio Emanuele II – 56031 Bientina (PI)
tel. 0587 755513

chiesa di santa maria assuntachiesa di santa maria assunta

Museo della Pieve

Il Museo della Pieve di Bientina fu inaugurato nel 1993, comprende una grande quantità di arredi sacri in metallo nobile, risalenti al periodo compreso tra il XVI e il XIX secolo.

Museo della pieve

Candeliere

Il Museo racchiude opere d’arte di pregio notevolissimo, facenti parte del tesoro della pieve di S. Maria Assunta e di S. Valentino.Per la maggior parte il tesoro è composto da candelieri, calici, turiboli, ostensori, reliquari, vassoi e lampade, prodotti dai più famosi argentieri di scuola lucchese, pisana e fiorentina nei secoli XVII e XVIII. Questi arredi, in gran parte, furono donati dopo l’arrivo a Bientina delle reliquie di San Valentino.

 

 

 

Il museo offre una preziosa esposizione di paramenti liturgici, databili tra la fine del XVI secolo e la fine del XVIII secolo, di notevole interesse per il pregio e la raffinatezza dei tessuti con i quali sono stati realizzati.

Entrata

Museo della Pieve
Indirizzo: Borgo della Pieve, Bientina
Tel: 0587758445
Email: valderamusei@unione.valdera.pi.it

Apertura: Visite su prenotazione

Ingresso libero

Museo della Storia Antica del Territorio di Bientina

Il museo ha sede nell’ex oratorio di San Girolamo, antica chiesa seicentesca, un tempo officiata dalla Compagnia di Carità ed oggi sconsacrata. È documenta la storia antica del territorio di Bientina conservando ed esponendo i reperti di età etrusca ritrovati nel territorio.

Reperto etrusco

Reperto etrusco

Gli scavi e le opere di recupero hanno portato alla luce numerosi reperti di notevole importanza storica, come anfore etrusche, ceramiche in bucchero e a vernice rossa, elementi di collane, orecchini. Parte di questi elementi appartenevano ad un corredo funebre di una tomba trovata durante lavori di scavo.

 

 

Inaugurazione Museo

Il museo è stato inaugurato il 27 novembre del 1999 ed è stato dedicato a Vittorio Bernardi studioso di arte ed archeologia, promotore di scavi nel territorio bientinese. Già dagli anni Cinquanta il Bernardi aveva promosso l’allestimento di un antiquarium che avesse potuto accogliere i reperti rinvenuti nella zona.

Ingresso

Museo della Storia Antica del Territorio di Bientina
Indirizzo: Vicolo Masaccio, Bientina
Tel: +39 0587758445
Emailvalderamusei@unione.valdera.pi.it
Apertura: Tutte le domeniche dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Chiuso il mese di agosto

Ingresso libero

 

MUSEO ETRUSCO BIENTINA

Museo degli Etruschi e della Storia Antica del Territorio di Bientina “V. Bernardi”

Un luogo di grande interesse

Il Museo degli Etruschi è stato inaugurato il 27 novembre 1999 ed è stato dedicato a Vittorio Bernardi, studioso di arte e archeologi.

Sono state ritrovate importanti testimonianze archeologiche che affermano la presenza di insediamenti etruschi, come anfore, ceramiche, collane, fibule, spilloni, orecchini.

Parte di questi elementi appartenevano ad un corredo funebre di una tomba venuta alla luce durante dei lavori di scavi e le opere di bonifica della palude vicino a Bientina

Il museo degli Etruschi si trova dentro la chiesa di san Girolamo, ex oratorio della prima metà del XVII secolo. L’edificio fu fatto costruire dall’omonima Confraternita.

Nel 1984 la chiesa ha avuto un crollo parziale a cui è seguito un restauro ed un cambio di destinazione d’uso.

INFORMAZIONI

Orario:
Tutte le domeniche ore 10-12 ; gli altri giorni è visitabile a richiesta. Chiuso a luglio e agosto.

Prezzo:
gratuito

Accesso handicap:
No

Contatti:
via Marco Polo
BIENTINA (PISA)
Telefono: 0587 758445
E-mail: cultura@comune.bientina.pi.i

.museo degli etruschi

museo degli etruschichiesa san girolamo

Rete museale

Rete Museale Valdera

Dal 2003 alcuni comuni della Valdera si sono associati per valorizzare i loro piccoli e grandi Musei creando una vasta rete museale In valdera.

Cultura, ambiente e territorio offrono opportunità fondamentali per lo sviluppo culturale ed economico di un’area. Uno dei fattori basilari di questo processo è costituito proprio dalla conoscenza di luoghi, storie, società, che si può acquisire attraverso il “viaggio” culturale.
Il turismo, dunque, valorizza il territorio e il suo patrimonio culturale ma perché ciò sia possibile è necessario creare una rete di strutture museali diffusa nel territorio e adeguata ad “accogliere” il visitatore.
Comuni dell’Unione Valdera che aderiscono alla Rete Museale per l’anno 2012:

Pontedera
Museo Piaggio
Centro per l’Arte Otello Cirri
Centro studi Andrea da Pontedera e centro di documentazione fotografica
Centrum Sete Sòis Sete Luas di Pontedera

Ponsacco
Museo del Legno

Bientina
Museo della Pieve
Museo della Storia Antica del Territorio di Bientina

Peccioli
Museo Archeologico
Museo di Arte Sacra
Museo di Palazzo Pretorio

Palaia
Casa museo Vaccà-Berlinghieri
Montefoscoli – Museo della Civiltà Contadina
San Gervasio – Museo del Lavoro e della Civiltà Rurale

Casciana Terme
Mostra Archeologica: Etruschi a Parlascio. Mostra di cantiere

Capannoli
Museo Archeologico della Valdera
Museo Zoologico

Lari
Castello dei Vicari