Santo Pietro Belvedere

Santo Pietro Belvedere

STORIA

L’epoca precisa di fondazione di Santo Pietro Belvedere non è chiara, ma la si può collocare intorno al II secolo d.C.. La prima testimonianza effettiva dell’esistenza del borgo si ha però molti secoli dopo, nel 1165.

Il paese era noto perché vi si trovava un castello, con una triplice cinta muraria ed un’imponente torre. La sua posizione elevata rispetto alla campagna circostante faceva del castello un ottimo punto di osservazione. Nel 1510 tutto il territorio pisano passa sotto il controllo di Firenze e della famiglia dei Medici. A parte un’epidemia di peste nel 1631, non si hanno notizie di eventi di rilievo avvenuti a Santo Pietro fino alla conquista napoleonica (1796). È in questo periodo che il borgo passa sotto la municipalità di Capannoli.

Nel 1861, Santo Pietro entra a far parte del Regno d’Italia, che andava formandosi. Nel 1870, dopo la presa di Roma, anche il borgo entra a far parte dell’Italia unita. Si hanno notizie di caduti di Santo Pietro in entrambi i conflitti mondiali. Inoltre il territorio della Valdera fu teatro di bombardamenti e di combattimenti fra tedeschi ed americani durante la seconda guerra. Durante questi bombardamenti, fu distrutto l’oratorio della Compagnia del Santissimo Sacramento, che  non fu più ricostruito. Tra le colline circostanti, si possono notare i rifugi che gli abitanti utilizzavano per ripararsi durante i bombardamenti: molti di questi rifugi sono stati successivamente utilizzati come cantine.

Il toponimo Belvedere fu aggiunto al nome del paese in epoca fascista, il 18 ottobre 1929 perché il governo aveva deciso di denominare “Santo Pietro” l’ufficio postale di Mussolinia di Sicilia(Catania), e il nome del borgo toscano andava cambiato per evitare equivoci.

Santo Pietro Belvedere