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Villa Gherardi Del Testa

Villa Gherardi Del Testa

All’inizio del paese di Terricciola è situata la villa Gherardi Del Testa dimora di campagna della nobile famiglia pisana. Fu costruita nel 1660 dal frate Sebastiano Gherardi, come si rileva dall´epigrafe posta sulla facciata. In questa abitazione nel 1814 nacque Tommaso Gherardi Del Testa, divenuto poi un commediografo famoso.

DESCRIZIONE

Nel corso del tempo l’edificio è stato sottoposto a varie modifiche strutturali, tra le quali rilevante è stata quella della seconda metà del ‘700 con la costruzione di un ampio voltone a sesto ribassato che mette in comunicazione lo spazio antistante la cappella con il piazzale posteriore che si affaccia sul bosco. L’ultimo intervento sostanziale risale tuttavia al 1883, quando fu aggiunto un corpo di fabbrica sul lato sinistro della villa. Oggi la struttura presenta un assetto organico anche da un punto di vista paesaggistico, con a levante un giardino terrazzato e a ponente un giardino ottocentesco. Passando alla descrizione degli interni, il salone è riccamente decorato con stucchi, affreschi e architetture in trompe-l’œil. I sovrapporta sono dipinti con scene campestri all’interno di ovali, mentre ai lati vi sono cartigli e puttini. La decorazione delle strutture lignee del soffitto rappresenta invece un’ambientazione urbana di fantasia. Nella parte ottocentesca le sale sono decorate a tempera con motivi dell’epoca.

Castello di Gello Mattaccino

Castello di Gello Mattaccino

Il castello di Gello Mattaccino si trova nel comune di Casciana Terme Lari.

STORIA

In questa antica fortezza c’era la chiesa di San Martino a Gello, la chiesa risale al 764 d.C.

Il nome deriva da “Gellum Mathaesi Cini”, che acquistò questa tenuta durante il periodo di Cosimo I, il quale regnò nel 1550. Lui supportò la disputa con il comune di Santa Luce per i problemi con i confini.

Nel XIX secolo la famiglia pisana Rosselmini era proprietaria della tenuta e del mulino annesso alimentato dal fosso del Giunco Marino.

Chiesa di Santa Maria Assunta

Chiesa di Santa Maria Assunta

La chiesa di Santa Maria Assunta di Casciana Terme, risulta documentata dall’840, restaurata nel 1553. è stata più volte trasformata, fino all’attuale assetto tardo ottocentesco. È costituita da una navata centrale e due transetti laterali, uno a destra e uno a sinistra.

Descrizione

Nella cappella di destra accanto all’altare è conservata una “Madonna del Rosario” attribuita a Domenico Passignano. di quest’ultimo anche sei ritratti di donatori della famiglia Sancasciani, che fa da cornice ad una tavoletta trecentesca con la “Madonna con il Bambino“, detta “delle Grazie“, attribuita al Maestro di San Torpè, opere recentemente riportate al loro splendore originario da un restauro.

Nella cappella di sinistra del SS. Sacramento è conservata una statua lignea di Cristo risorgente, di ottima fattura moderna.

Le finestre e il rosone absidale sono tutte istoriate con vetrate raffiguranti Santi e immagini sacre, di fattura recente. Sono moderni anche i quattro affreschi monocromi posti sul soffitto della navata centrale, che raffigurano gli evangelisti.

Nella chiesa, è conservato un antico fonte battesimale e alcune pietre e lastre marmoree con iscrizioni provenienti dalle fondazioni precedenti.

Completa la chiesa un caratteristico e svettante campanile, eretto all’inizio del Novecento, dedicato ai caduti della prima guerra mondiale. A testimonianza di questa intitolazione la lapide marmorea sul retro del campanile, che, insieme ad altre lapidi dei caduti della seconda guerra mondiale e a un cippo celebrativo per tutti i cascianesi caduti, inserite in un piccolo giardino recintato, hanno formato un piccolo angolo devozionale. Il campanile fu inaugurato alla presenza del Re Vittorio Emanuele III.

Osservatorio Astronomico Galileo Galilei

Osservatorio astronomico di Libbiano

L’Osservatorio astronomico Galileo Galilei è un osservatorio italiano situato a Libbiano, nel comune di Peccioli. Il suo codice MPC è B33. Il luogo, sufficientemente lontano dalle fonti di inquinamento luminoso corrisponde alle specifiche ambientali richieste da una struttura osservativa amatoriale di medio livello.

STORIA

Di proprietà del comune, l’osservatorio è stato realizzato dal comune di Peccioli nell’ambito della valorizzazione culturale del territorio mediante il recupero delle strutture esistenti: un vecchio acquedotto ed una scuola elementare in disuso, che sono stati riconvertiti in due distinte strutture: l’osservatorio vero e proprio ed il centro didattico per lo svolgimento di iniziative promozionali e culturali. L’inaugurazione è avvenuta il 28 ottobre 2006, con il patrocinio del prof. Franco Pacini e del Sindaco del Comune di Peccioli Silvano Crecchi.

Oratorio Madonna della cava

Oratorio della Madonna della cava

L’oratorio della Madonna della Cava si trova a Casciana Alta nel comune di Casciana Terme Lari.

Dedicato all’Immacolata Concezione, fu costruito fra il 1607 e il 1613.

DESCRIZIONE

Di modeste proporzioni, presenta un’originale pianta ottagonale ed è circondato su sei lati da un portico su cui affacciano tre portali. All’interno, un raffinato altare in marmi su cui è esposta l’immagine della “Madonna con il Bambino”, affresco staccato; sulle pareti, particolarmente significativo è il ciclo di sette tele di soggetto mariano, opera del pittore fiorentino Anton Domenico Bamberini. Quest’ultimo protagonista della pittura tardo barocca a San Miniato e in Valdera.

usigliano

Usigliano

 

STORIA

Usigliano fu uno dei domini storici dei conti Upezzinghi, che acquisirono le eredità della famiglia Cadolingi intorno al 1100.

Il borgo di Usigliano è di origine alto-medievale, documentato per la prima volta in un documento lucchese del 1260 per la presenza della chiesa di San Lorenzo.

Il territorio di Usigliano si estendeva fino alle cave di San Frediano presso Casciana Alta, comprendendo sotto la propria giurisdizione anche la chiesa di San Frediano.

In queste cave veniva estratta un tipo di pietra tufacea lenticolare, la lumachella, utilizzata comunemente nei pietrami per le porte e finestre del paese.

Dopo essere stata per anni frazione di Lari, il 1º gennaio 2014 confluisce nel nuovo comune di Casciana Terme Lari.

A Usigliano è situato il Museo delle attività agricole, fondato nel 2003 per iniziativa della locale Associazione Battitori di Grano.

Il museo è ospitato nei locali dell’antica Fattoria Castelli, un tempo importante struttura economica della nobile famiglia toscana dei Castelli.

Presso la frazione è situato anche l’archivio parrocchiale di Usigliano.

MONUMENTI E LUOGHI D’INTERESSE

Chiesa di San Lorenzo Martire, chiesa parrocchiale della frazione, è stata realizzata nel XVIII secolo di fianco alla chiesa originaria del XIII secolo. La consacrazione avvenne il 1º maggio 1707, ad opera di monsignor Francesco Maria Poggi, vescovo di San Miniato. La piccola cappella situata di fianco alla chiesa è in realtà il nucleo originario dell’edificio documentato nei registri delle chiese della diocesi di Lucca del 1260. L’edificio fu restaurato nel 1312 ed il campanile eretto nel 1686.

Cappella di San Rocco, piccolo edificio sacro di origine ottocentesca, situato in via della Montanina nella località Sala di Usigliano. Dopo la Prima guerra mondiale è stato adibito a sacrario dei contadini usiglianesi morti durante la guerra.
Palazzo Upezzinghi, imponente edificio situato nella piazza della chiesa, con ampio giardino decorato da sculture.

 

Ceppato

Ceppato

Ceppato sorse durante il periodo medievale come borgo alle dipendenze del castello di Parlascio, su una collina sulla strada per Sant’Ermo.

STORIA

È ricordato nel XII secolo come appartenente al piviere di Casciana Terme, Il nucleo più antico è composto da alcuni edifici risalenti ai secoli XIII e XIV, mentre l’odierno centro del paese risale al periodo tra il XVII e il XVIII secolo Frazione del comune di Lari fino al 1927, andò poi a formare insieme a Collemontanino, Parlascio e Sant’Ermo il comune di Casciana Terme. Dal 1º gennaio 2014 è confluito nel nuovo comune di Casciana Terme Lari.

Ceppato

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Ceppato

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Ceppato 43.530910, 10.592600 Ceppato, Italy (Indicazioni stradali)

Villa Medicea

Villa Medicea

La Villa medicea si trova nel nucleo più antico del paese e venne edificata intorno al XVI secolo sulle rovine di un’antica fortezza del IX secolo.

La fattoria delle Cascine di Buti, di pertinenza della casa Medicea, aveva nel 1556, nella parte più alta del castello di Buti una torre e una casa data in gestione agli amministratori granducali. Al posto della torre nel 1637 venne eretta la chiesa di San Rocco.

Solamente nel 1706 il Berti riuscì ad acquistarla e da questo momento divenne il Palazzo dei Berti. Infine nel 1767 un figlio della famiglia Berti vendette questo palazzo a Santi Banti, divenendo così Villa Delizia.

Dopo Santi Banti seguiranno nell’acquisto la famiglia Danielli e la famiglia Spigai.

Come tipico della villa settecentesca, anche quella di Buti era al centro di un borgo, che comprendeva la villa, la chiesa, le scuderie, il giardino e un orto con frutti, sommando la duplice funzione di residenza e controllo della produzione agricola.

Con una ristrutturazione nel XVIII secolo venne rinnovato l’intero complesso architettonico, facendole assumere la tipologia del palazzo cittadino inserito urbanisticamente.

La villa è articolata su quattro piani: cantine, piano terra, primo piano, soffitte.

Oggi la villa è tutelata dalle Belle Arti, fa parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, ed è visitabile su appuntamento.

Pieve di San Martino (Palaia)

Elementi gotici e romani nella chiesa in via della Pieve a Palaia

Pieve di San Martino si trova poco fuori dal paese in un bel paesaggio naturalePieve di San Martino

La pieve ospita periodicamente importanti rassegne musicali e canore.

La pieve costruita in laterizi alterna elementi sia romanici che gotici, anche se è stata restaurata nel secolo XIX.

La facciata mostra tre portali e moltissimi piccoli archi, mentre l’ampio interno è suddiviso in tre navate con pilastri.

All’interno la pieve ha tre navate, di cinque campate, con presbiterio rialzato, sul quale si aprono tre cappelle. La costruzione eseguita in due epoche, la parte più antica con l’abside

L’interno è a tre navate con il presbiterio rialzato su cui si aprono tre cappelle e un’abside di forma semidecagonale.

Di notevole importanza è la fonte battesimale in pietra, proveniente dall’antico tempio di Santa Maria in Repezzano vicino Palaia, andato distrutto nella prima metà del Seicento.

INFORMAZIONI:

Via della Pieve, Palaia(PI)

TEL. 0587 62.21.20 –

Pieve di San Martino

 

Pieve di San Giovanni Battista (Calcinaia)

Pieve di San Giovanni Battista

La Pieve di San Giovanni Battista , attestata come esistente già nell’anno 883.

L’edificio dell’antica chiesa sorgeva nell’attuale piazza Indipendenza.

STORIA

Dell’originaria pieve non rimane alcuna traccia visibile poiché gran parte della struttura è stata inghiottita dalle acque del fiume Arno. La chiesa attuale venne completata nel 1790.

L’interno è ad aula unica, il presbiterio sopraelevato è diviso in tre cappelle absidali.

Nella cappella maggiore si conservano un coro ligneo settecentesco ed una pala raffigurante la Madonna in trono con santi.

Sulle pareti laterali del coro, si trovano le tele raffiguranti Il sacrificio di Isacco e La Cena di Emmaus.

Dalla chiesa proviene anche il crocefisso processionale ligneo del XVII secolo, collocato dal 2007 sopra l’altar maggiore.

Sulla lunetta del coro, un dipinto del 1946 opera di Otello Cirri, raffigura La predicazione di San Giovanni Battista.
Nella cappella laterale destra, dal 1924, in un’urna di Ulderigo Boccolini, si conservano le spoglie di Santa Ubaldesca Taccini, patrona di Calcinaia.
Nella cappella laterale sinistra, ai lati dell’altare dell’Assunta, si trovano due angeli cerofori in terracotta.

Pieve di San Giovanni Battista (Calcinaia)

Nel medesimo ambiente è posta la tomba del Servo di Dio Lodovico Coccapani, benefattore calcinaiolo e presidente del Consiglio Particolare di Pisa.

Sopra l’ingresso della sagrestia ed al lato opposto ad esso, sono presenti due affreschi raffiguranti

  • La vocazione di santa Ubaldesca

 

  • L’apparizione di santa Ubaldesca a padre Dotto degli Occhi.

Sull’altare laterale della navata destra viene raffigurato San Francesco d’Assisi.

Sopra la cantoria sono raffigurate le Scene della vita di santa Ubaldesca, opera di Enrico Fornaini del 1985.

La pieve di Sn Giovanni Battista subì gravissimi danni il 22 agosto 1944 quando le truppe naziste in ritirata assassinarono il pievano don Angelo Orsini e abbatterono il campanile.

L’attuale facciata, ricostruita nel 1946, è stata disegnata da Carlo Ceccanti.

Il campanile, costruito ex novo nel 1962, ha un’altezza di 36 metri e tra varie ed alterne vicende è stato completato nel 2010.