Pieve di San Giovanni Battista (Calcinaia)

Pieve di San Giovanni Battista

La Pieve di San Giovanni Battista , attestata come esistente già nell’anno 883.

L’edificio dell’antica chiesa sorgeva nell’attuale piazza Indipendenza.

STORIA

Dell’originaria pieve non rimane alcuna traccia visibile poiché gran parte della struttura è stata inghiottita dalle acque del fiume Arno. La chiesa attuale venne completata nel 1790.

L’interno è ad aula unica, il presbiterio sopraelevato è diviso in tre cappelle absidali.

Nella cappella maggiore si conservano un coro ligneo settecentesco ed una pala raffigurante la Madonna in trono con santi.

Sulle pareti laterali del coro, si trovano le tele raffiguranti Il sacrificio di Isacco e La Cena di Emmaus.

Dalla chiesa proviene anche il crocefisso processionale ligneo del XVII secolo, collocato dal 2007 sopra l’altar maggiore.

Sulla lunetta del coro, un dipinto del 1946 opera di Otello Cirri, raffigura La predicazione di San Giovanni Battista.
Nella cappella laterale destra, dal 1924, in un’urna di Ulderigo Boccolini, si conservano le spoglie di Santa Ubaldesca Taccini, patrona di Calcinaia.
Nella cappella laterale sinistra, ai lati dell’altare dell’Assunta, si trovano due angeli cerofori in terracotta.

Pieve di San Giovanni Battista (Calcinaia)

Nel medesimo ambiente è posta la tomba del Servo di Dio Lodovico Coccapani, benefattore calcinaiolo e presidente del Consiglio Particolare di Pisa.

Sopra l’ingresso della sagrestia ed al lato opposto ad esso, sono presenti due affreschi raffiguranti

  • La vocazione di santa Ubaldesca

 

  • L’apparizione di santa Ubaldesca a padre Dotto degli Occhi.

Sull’altare laterale della navata destra viene raffigurato San Francesco d’Assisi.

Sopra la cantoria sono raffigurate le Scene della vita di santa Ubaldesca, opera di Enrico Fornaini del 1985.

La pieve di Sn Giovanni Battista subì gravissimi danni il 22 agosto 1944 quando le truppe naziste in ritirata assassinarono il pievano don Angelo Orsini e abbatterono il campanile.

L’attuale facciata, ricostruita nel 1946, è stata disegnata da Carlo Ceccanti.

Il campanile, costruito ex novo nel 1962, ha un’altezza di 36 metri e tra varie ed alterne vicende è stato completato nel 2010.