Chiesa di Santa Maria a Morrona

Chiesa di Santa Maria a Morrona

STORIA

La Chiesa di Santa Maria a Morrona, fu fondata nel XI secolo dai conti Cadolongi di Fucecchio con altre tre abbazie, fu amministrata dai Benedettini e dopo passò ai monaci Camaldolesi. Il monastero ha subito numerosi ampliamenti durante la sua storia grazie alle donazioni da parte dei nobili: nel 1089 dal conte Uguccione, figlio del conte Guglielmo Bulgaro, e negli anni 1098 e 1109 grazie ai figli del Conte Bulgaro. La proprietà fu convalidata dai pontefici Celestino II nel 1121, Innocenzo II nel 1141 e Eugenio III nel 1148.

La chiesa attuale fu costruita nel 1152, quando decisero di trasferirla nell’antico monastero.

Nel 1482 il vescovo di Volterra si impadronì con la forza della badia, trasformandola nella propria residenza estiva. L’edificio romanico adotta una singolare planimetria a unica navata absidata che, a partire da circa metà della lunghezza, viene affiancata da due navate laterali, articolate su due campate quasi a formare un transetto dilatato. Gli ambienti del monastero sono stati trasformati in villa privata. Le pareti interne della chiesa presentano affreschi settecenteschi raffiguranti Apostoli entro nicchie.

Nel 1870, grazie alla nascita dello Stato Italiano, la proprietà fu confiscata e rivenduta come azienda agricola.

Attualmente la tenuta, dell’estensione di circa 500 ettari, comprende vigneti, oliveti e altre coltivazioni. Dell’antica struttura religioca rimangono il chiostro, il campanile e la barricaia. È stato creato anche uno spazio dedicato all’agriturismo.